Giornata 2 – INTERRUPTUS

Hotel Marriott, bordo piscina, Panama City. Buongiorno a tutti. Scusate il ritardo, ma i bonifici internazionali hanno tempi molto lunghi, e non mi fidavo più di questi “All Reds” che vi piacciono tanto.

Dunque, rieccoci con le cronache amate da grandi e piccini. Dice «Ma sarai puntuale quest’anno?». O ancora: «Hai imparato a scrivere senza dire cazzate?». Oppure, la più importante: «Ma quest’anno almeno riuscirai a finire il campionato senza sparire a marzo?». La risposta, una e univoca, viene dal cuore: no, no e ancora NO. Diciannove milioni di volte no. Sorry.

Punteggio

Si riaccendono i riflettori al St. Charles – nostra casa di elezione, in attesa di una soluzione definitiva al nostro problema. Quest’estate – giuro – abbiamo fatto i bravi. Ci siamo messi nelle mani di Jacopo, una garanzia negli ambienti sadomaso della città. Abbiamo vomitato per la fatica. Siamo crollati a terra durante una serie di scatti. Abbiamo pianto, implorando che smettesse. Ma lui non smetteva. No, lui non smetteva. Qui, un diario della nostra preparazione estiva.

Abbiamo sostenuto prove di rara crudeltà. Ma ormaaaaaaaai/ è giunto il momento. Siamo tornati. Di nuovo, e questo per noi è sempre un punto positivo: siamo al sesto campionato dei Reds, voi siete sempre di più, le squadre popolari sono sempre di più. QUESTO è il campionato che vogliamo vincere, non il Uisp categoria A/2. Anche perché – pensa quanto siamo scarsi – abbiamo più probabilità di vincere contro il capitalismo che contro gli avversari.

La giornata 1 manca perché si giocava alle 21:45 a Pomezia. Non riesco a leggere bene il risultato, quindi fate voi

La giornata 1 manca perché si giocava alle 21:45 all’Axa, e Barabba si alza alle 5:40 per andare a lavorare. Non riesco a leggere bene il risultato

Nel quintetto di partenza dei Reds, una grande notizia. Un grande ritorno. Un biondo che piace. Con il numero 8…

No, lui la preparazione non l'ha fatta. O meglio, ne ha fatta un'altra. (regà, veramente, bloccatemi su Facebook)

No, lui la preparazione non l’ha fatta. O meglio, ne ha fatta un’altra. (regà, veramente, bloccatemi su Facebook)

La partita è difficile da subito. Perché loro si mettono con una zonaccia bulgara da far spavento. L’attacco alla zona richiede lucidità, tempismo e tiro da fuori. Infatti, noi non la becchiamo mai. Comunque, per fortuna non la beccano troppo manco loro. Squadre che si studiano, retine sostanzialmente indisturbate.

Dopo qualche minuto nel primo quarto, però, c’è un episodio che cambia il match. Caduto dopo uno scontro a rimbalzo, il pivot/capitano/allenatore dei nostri avversari lancia un grido che siamo in grado di ricostruire grazie all’ausilio di un filmato:

Naturalmente, per le regole perbeniste della Uisp è fallo tecnico. Ma lui non la prende benissimo e caccia un MAVAFFANCULO che fa cadere due-tre faretti dal soffitto, oltre a fruttargli un doppio tecnico con espulsione. Strada spianata? Col cavolo.

I canestri continuano a essere pochissimi, i falli invece sono tantissimi. Kosmo viene gonfiato di botte, manco se avessimo portato il grafico del Fertility Day a #NonUnaDiMeno. Come sempre, lui la prende benissimo.

La cronaca non sarebbe completa senza una foto dell’arbitro che è stato protagonista indiscusso (per pensieri, parole, opere ed omissioni) della serata.

Giuro. UGUALE. «Ho un problema col fischietto / funziona a metà»

Giuro. UGUALE. «Ho un problema col fischietto / funziona a metà»

Menzione d’onore per il compagno Lucas, che invece rimane in partita con una superprestazione (vedi che succede a farsi massacrare da Jacopo?) con molti recuperi e una difesa asfissiante. Eugenio è in versione Iturbe: corre sempre davanti a tutti; nel basket non c’è il fuorigioco, e quindi va bene, ma magari sarebbe il caso di tirare prima che sia finito il campo. San Daletto debutta dopo un lungo iato dalla pallacanestro, e i suoi numeri sono impressionanti: 4 falli in 5 minuti. Se non è un record, poco ci manca.

(aspettatevi i commenti incacchiati del Sandalo qua sotto. Lascio lo spazio per la rettifica)

Comunque, saltiamo al quarto periodo. I Reds sono appena tornati in parità, dopo essere scivolati anche a meno nove. Non chiedetemi come, perché non ho risposte. Ma siamo in ripresa. Il Piscina (che è dimagrito, e deve ancora abituarsi al corpo da airone che si ritrova adesso) e Lucone ci guidano alla riscossa. Siamo lanciatiss
FINE

ALL REDS 50 – Lido di Roma 50

 

(ci facciamo seri per un attimo. La partita è stata interrotta con poco più di 4 minuti sul cronometro dell’ultimo periodo, perché l’arbitro era stanco di insulti e minacce che gli arrivavano dalle tribune, gremite sia di nostri tifosi sia degli altri. Lui sostiene che le minacce arrivassero dalla parte dei tifosi ospiti, noi non sappiamo cosa dire perché ovviamente – mentre si gioca – diventa difficile guardare cosa succede sulle tribune. Dobbiamo aspettare il suo referto e le decisioni della Uisp in materia, ma una cosa ci sentiamo di dirla.

Ovviamente non fa piacere troncare una partita, perché vincere sul campo dà una sensazione bellissima, e il confronto – tranne che per alcune spiacevoli eccezioni – era fisico ma corretto. Una eventuale vittoria a tavolino ci lascia indifferenti. Quello che non possiamo accettare è che sul nostro campo si mettano in pratica tutti quei comportamenti – imbrogli, insulti o urla è uguale – che noi odiamo, che non fanno parte della nostra idea di sport e che quotidianamente combattiamo. Esistiamo anche per questo: per uno sport che sia libero da questa malata idea di competizione.

Non si insultano gli arbitri, non si dileggiano gli avversari, non si manca di rispetto a nessuno, in campo e fuori. Vale per i tifosi ospiti, vale doppiamente per i nostri. Sulle nostre tribune, se venite, si canta per i Reds, si beve birra scadente e basta)

Ora scusate, mi avete rubato anche troppo tempo. #ciaone

Io vado ad "allenarmi". Saluti da Panama City

Io vado ad “allenarmi”. Saluti da Panama City

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