Giornata 1 – BOMBA

Allora. Prima cosa: no, non è l’angolo del Barabba, e no, non è l’angolo der Matteuzzi (anche se non suona male eh). Però vorrei far partire il contest nome per questo spazio che, in questo primo periodo, sarà seguito dal sottoscritto. Ora, so che molti di voi penseranno “ma che davero questi fanno scrivere Matteuzzi?”, oppure “ma Matteuzzi sarà in grado? È alfabetizzato?”. La risposta è sì, sono alfabetiz…alfabettizz…alfabetic…vabbè ci proverò ogni volta che potrò, senza Peroni in mano e chiuso nella mia stanza, magari qualcosa tirerò fuori. Poi, al netto di questo, Barabba è Barabba. E con quel popò di talento che si ritrova non ha più il tempo per scrivere anche sul campionato Uisp (poraccio, ha Cairo alle calcagna). Quindi io – che non ho quasi un c..o da fare – ho l’onere di riassumere i match dei rossi. Altra premessa importante: sto bene, grazie a tutti i Reds della vicinanza nel periodo cupo, dovrei tornare in campo a breve, per la gioia di Matteone aka er Piscina. Ma adesso passiamo ad analizzare la partita di ieri, l’esordio stagionale dei vostri/nostri beniamini: All Reds Basket Vs Victoria, prima giornata campionato UISP.

Già nel riscaldamento si era capita l’antifona: partita tutt’altro che semplice. In macchina, in direzione pala San Charles, il nostro numero 9 Necci mi aveva confidato: “speriamo che so scarsi, non ho alcuna voglia di giocare una partita tirata”. Diciamo che gli auspici della componente rasta dei Reds sono stati brutalmente delusi: pronti, via.

A mettersi in mostra ci ha pensato subito il numero 9 avversario, che di nome faceva Uckum. Si esprimeva in inglese, Uckum, e anche in campo parlava una lingua a noi aliena. Nel senso che a tratti sembrava inarrestabile. Ma a rispondere per le rime ci ha pensato lui, il solito lui, quello di cui leggete da nove anni e che vi ha fatto esultare come nessuno in questa squadra, il capitano, LG8, Lu-co-ne. Dominante in difesa, con tre clienti tutti poco raccomandabili, e strabordante in attacco.

Il primo quarto di partita si è concluso sul 12 pari, Reds che tengono botta malgrado ben tre triple degli avversari. Grazie anche al Capitano, che non conosce minimamente la parola timore, e ha risposto con una bomba ignorante che per poco non faceva crollare gli spalti, ben nutriti e caldi fin dal primo secondo (te credo, c’erano Barabba, Matteuzzi, Sexy Fle, Giuliano, Angelino…avoja). Ma nel secondo quarto è salito in cattedra l’avversario più temuto, Uckum, che si è messo di nuovo in mostra realizzando 9 punti dei 26 con i quali il Victoria ha chiuso il secondo quarto. All Reds, invece, rimasti in ritardo a quota 20. Ma in fin dei conti è stato un buon affare per i rossi di San Paolo, chiudere con soli 6 punti di svantaggio, soprattutto considerando le loro incredibili (per il nostro livello, si intende) percentuali dalla lunga distanza. Il terzo quarto è continuato sulla falsariga del secondo. All Reds sempre ben ordinati e con le idee chiare, con un buon Tommy aka Er Sorcio in cabina di regia coadiuvato da Necci e da un buon (solo “buon”, fino a quel momento) esordio in maglia Reds di Gaetano (siamo ancora alla ricerca di un soprannome, se qualcuno avesse l’illuminazione…).

Reds ancora sul meno 6 a fine terzo quarto, con il Victoria che ha provato a più riprese a dare la spallata decisiva, tanto che ad un certo punto i nostri beniamini sono scivolati fino sul -11. Ma piano piano i Reds sono riusciti a risalire la corrente che li spingeva verso il fondo, e per capire a chi si siano affidati i rossi per questa impresa sarebbe bastato appizzare l’orecchio in direzione curva del Pala San Charles, e ascoltare il coro che saliva poderoso: HA LA CAPOCCIA BIONDA, LA PANZA BELLA TONDA, SE TE PIJA TE SFONNA, È IL NOSTRO CAPITAN: DAJE LUCÒ, DAJE LUCÒ, DAJE LUCÒ DAJE LUCÒ DAJE LUCÒ.

Sulle ali dell’entusiasmo i rossi sono riusciti a ricucire tutto lo strappo che Victoria era riuscita a conquistare nei durissimi 30’ iniziali. Ma l’ultimo quarto era praticamente tutto da giocare, poiché mancavano ancora 7 minuti abbondanti alla sirena finale. Quei sette minuti finali sono stati convulsi, fatti di sorpassi e controsorpassi, e sugli spalti la lucidità è andata calando in maniera verticale, non solo per le Peroni. A tenere a galla i nostri, oltre al già citato eroico capitano, ci hanno pensato altri due veterani: Er Sorcio (Tommy, 8 punti totali alla fine), che ha messo a segno una bomba che ha ridato linfa vitale ai Reds nuovamente prossimi al tracollo, e Mike, che con un rimbalzo offensivo strappato di forza al diretto avversario e un immediato piazzato dall’angolo ha portato in vantaggio i rossi. Ma il finale è stato uno dei finali più thrilling della nostra storia. Con 40 secondi da giocare Victoria si è affidata al solito numero 9 che è penetrato nell’ottima difesa della nostra quota estera (il belga Pierre), mettendo a segno il + 2 degli ospiti. La palla, ovviamente, per i rossi doveva andare nelle mani del capitano, per tentare di acciuffare il pareggio. E la squadra, che si è dimostrata ancora una volta lucida nelle scelte, ha provato a dargli più spazio possibile. Ma quello spazio – che la difesa ha negato al nostro capitano – se l’è ritrovato davanti Gaetano, sulla linea da tre punti. Era un esordio buono il suo, come detto, ma non aveva ancora trovato la via del canestro, nonostante i diversi tentativi nei 39 minuti e 21 secondi di partita fino a quel tiro. Ma il basket è imprevedibile: ciaf. Tre punti e +1 All Reds. 18’ secondi da giocare e il numero 4 avversario, che aveva già colpito due volte dalla distanza, ha provato a rispondere con un’altra bomba, ma ha solo scheggiato il primo ferro.

56-55. Game over.

Una vittoria eccezionale dei nostri ragazzi. Una vittoria come se ne sono viste poche a San Paolo. Una vittoria di squadra con un MVP da spartire tra Lucone – autore di 24 punti (24 punti!) – e Gaetano – per quei tre punti finali che rimarranno scritti nella nostra storia. Ma in conclusione si può certo considerare una vittoria del collettivo, dove tutti hanno portato acqua al mulino Reds, e dove la lucidità, la tranquillità e la logica dell’autogestione targata Matteone aka Er Piscina sta trovando terreno fertile, attraverso il lavoro e la lotta (#lavoroelotta). Daje Reds!

Con una prestazione di cuore. Con il -2 all'ultimo minuto. Con la bomba di Gaetano all'ultimo secondo.Con ogni mezzo. Daje Reds.Al St. Charles finisce 56-55 per noi. E ricordare: GIALLOVERDE GIALLOVERDE CANAGLIA!#LavoroeLotta

Publiée par All Reds Basket Roma sur Mercredi 21 novembre 2018

Domani appuntamento per i festeggiamenti del sedicesimo compleanno di Acrobax, con la cena a cura Reds Basket (il Capitano ai fornelli è ancora meno intimorito, fidatevi). Prenotazioni qui

Questa voce è stata pubblicata in L'Angolo der Barabba. Contrassegna il permalink.