BNL per Telethon – All Reds
Dopo la rovinosa figura di merda prestazione sottotono della prima giornata, le certezze della squadra che lotta contro il capitale (oltre che contro i propri evidenti limiti tecnici) si sono sgretolate, e le presenze in tribuna lo testimoniano: i tifosi al seguito in trasferta sono infatti due, entrambi residui della folta “Brigata Caciara”, e infatti sono entrambe donne. Per dare un’idea di quante folle riesca a spostare il nostro campionato, basti sottolineare che questo sparuto drappello basta ai Reds per avere un sostegno doppio rispetto alla squadra di casa. Visto che siamo prima un progetto politico che sportivo, risulta superfluo sottolineare come sia per noi indispensabile sconfiggere il grande capitale che sostiene i nostri avversari, anche perché quello “zero” alla casella punti non può continuare oltre a tenere compagnia a quello dei nostri conti correnti (nel primo caso, almeno, non si può andare sottozero, e questo è già una consolazione).
Il roster, solitamente molto profondo, deve fare i conti con le perdite causate dall’assalto all’Algarve: tra morti (Alfonso), feriti (Fle, il capelluto Andrea, Mattia) e licenze (Camillo), il pacchetto esterni è limitato a quattro elementi, cioè Caciara, Nico, Andrea – quello non capelluto – e Giuliano. Aiutomamma! Per supplire alle assenze, il prode dirigente Fle (stavolta in univoca veste di coach) tessera nottetempo Federico Scolozzi, coraggiosa aggiunta alle nostre truppe rivoluzionarie, corpo di marmo e, sfortunatamente, mani dello stesso materiale. Ma tenetelo a mente, che poi alla fine è un bravo ragazzo (e si rivelerà parecchio utile). Completano la spedizione in terra nemica Lucone, Lorenzone, Eugenio, Dario e Matteo. Me cojoni. Ma almeno, se dovesse scoppiare una rissa, saremmo coperti…
Partenza inquietante, con Lorenzone che sgomita come un leone sotto il tabellone offensivo e cattura uno, due e infine tre rimbalzi offensivi. Peccato che siano tutti nella stessa azione, tutti su suoi tiri e che tutti siano seguiti da un nuovo tiro da un metro e che gli stessi vadano tutti fuori. Vabbè, vamos Reds, che stavolta…
Stavolta ci vengono in soccorso gli astri, rappresentati dalla faccia piaciona e ammiccante di Giuliano che, evidentemente, si è fatto sostituire il canestro con una vasca da bagno, perché gli entra tutto. Caciara, poi, fa il Caciara, e guida contropiede che manco Rondo (equamente divisi, per esito, tra canestro, assist e palla ingloriosamente persa). Le transizioni condotte a testa bassa (nel vero senso della parola) da Andrea Non Capelluto conducono, miracolosamente, anche a qualcosa di buono, mentre sotto le plance Scolozzi fa il fuoco, cattura rimbalzi, azzanna polpacci e si candida ad essere il Roberto Gabini del Terzo Millennio. Aggiungiamo pure che, nonostante i nostri innumerevoli tentativi di mantenerli in partita, i biechi servitori del capitalismo proprio non ci colgono, e avrete la partita. Si vince facile, e si finisce tutti contenti a rendere omaggio ai tifosi in trasferta, per poi bullarci negli spogliatoi come se avessimo espugnato lo Staples gialloviola. Come ogni compagine atletica che si rispetti, i Reds si abboffano di meringhe offerte da Laura (per diritto leader della Brigata Caciara) e commentano la partita con profondi commenti tattici del tipo: [censored: saremo anche sostenitori della libertà di parola, ma quello che succede negli spogliatoi è meglio non esca, lo diciamo per voi]. C’è ancora tempo per una brutta storia di magliette rubate tra compagni di squadra (Matteo Barabba!) e per una altrettanto brutta storia di sconfitta (Eugenio, se facevi 30 punti e 20 rimbalzi a quest’ora saresti più ricco di un panino e di una birra) in una scommessa. Le scorie della sconfitta sono smaltite, ora tocca smaltire quelle della vittoria. C’mon Reds, il cielo è il nostro limite.
BNL per Telethon 37 – ALL REDS 54