Sì, è vero. Faccio schifo come cronista. Mi spaccio per giornalista e non sono nemmeno in grado di scrivere un pezzullo del cazzo su un blog subito dopo una partita. «Eh, Barà, tranquillo, te lavori…». Un corno. Le mie profumate prebende ricevute per questo nobile incarico richiedono il massimo impegno. Solo che dopo la giornata 13 siamo andati a beve. Poi due giorni dopo c’è stata la 14, e sono rimasto indietro. Mi ci volevo mettere con un po’ di calma, e quindi ho aspettato una serata tranquilla, che non c’è stata. Poi tre giorni dopo è arrivata la 15, e due giorni dopo la 16. Abbiamo giocato quattro partite in due settimane scarse, e sono finito oberato. Quindi recupererò con un fogliettone, considerato anche che due partite (la 14 e la 16) nemmeno le ho viste, e quindi anche con tutta la buona volontà non posso che dirvi i risultati: amo scajato entrambe.
GIORNATA 13 – ALL REDS-BNL per Telethon
Odiosi alfieri del Capitale, come osate frapporvi tra i Rossi e il loro lungamente agognato traguardo della postseason? Non praevalebitis! E il fatto che schieriate una coppia di lunghi che avrebbero potuto mettere in difficoltà Bill Russell – al tempo in cui tutti e tre erano all’apice della loro carriera, a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta – non scalfirà minimamente la nostra determinazione. Anche se… Tocca essere onesti: la partita è da subito sorprendentemente tirata, e la cosa ci sorprende (oltre a destabilizzare le nostre già clamorosamente pietose percentuali); se la partita si fosse giocata cinque contro cinque, magari a metà campo, o anche solo per venti minuti, avremmo rischiato una batosta clamorosa. Ma per fortuna della svagata pattuglia Rossa di questo turno, i bancari hanno pensato bene di presentarsi in sei. Considerata la non verdissima età media, questo alla lunga non può che rivolgersi a nostro favore.
I punti si accumulano, i contropiede si susseguono, le Peroni si stappano. Perché, ragazzi miei, questa vittoria ci regala il secondo posto matematico, e questo vuol dire una cosa sola: per la prima volta nella loro storia, al quinto tentativo, gli All Reds Basket sono ai playoff.
Incredibile. Io mi devo ancora riprendere.
https://www.youtube.com/watch?v=z0kvTwUH6EA&feature=youtu.be
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il contributo di tutti. Senza Lucone e la sua nutrita schiera di fans, o senza Scolozzi e la sua furia omicida. Senza Er Piscina e il suo talento (tutto naturale) nello scivolare via dal difensore, Kosmo e la sua sapienza, Tommaso e la sua carica, Matteuzzi e le sue gag – in campo e fuori, Gabriele e le sue cazzate acute osservazioni del mondo, Fle e quella tripla che ancora ho i brividi, Andrea e la sua ineguagliata (almeno tra di noi) tecnica, Angelo e la sua risurrezione, Caciara e la sua joie de vivre, Michele e Ivan che presto rivaleggeranno con Scolozzi nel mio cuore per tenacia e ostinazione. Senza Peppe, maestro Zen. Senza Andrea R. e la sua pestifera abilità nel fregarti un rimbalzo. Senza Andrea P. e la sua totale incapacità di prendere alla leggera una partita (sì, ho capito: troppi Andrea). Senza Adriano che è un pischello e raccoglierà il testimone quando sta prima generazione de vecchi uscirà di scena, un po’ il Kawhi Leonard dei Reds (sì Lucò, puoi fare Timmy). Senza il nostro Gigi Datome, cresciuto a pane e Varnelli, che ha cercato di farci fuori mezza squadra a colpi di liquore all’anice; senza Nico, che non sai se è meglio a fare un terzo tempo o a fare l’amatriciana. Senza Daniele che per saltare un allenamento doveva proprio essere grave. Senza il Cavalier Svampetti, scarica di adrenalina e punti spettacolari, che tacci sua ci ha mollati adesso sul più bello – che ce starà mai in Cile? Senza Tronca e il suo mortifero piazzato, senza i drink de Lorenzino. Me so scordato qualcuno? Forse, vado a memoria.
Senza Diegone che sta squadra se l’è inventata, ed «è come se fosse mio padre» (un po’ come Griffith per Fantozzi); senza Camillone, ad oggi il miglior passatore della storia Reds – sì, lo so, che schifo; senza er Pirata che porca troia devi tornà. Senza Eugenio e le sue anche a punta. Senza… Anzi no, loro due c’erano, e vogliamo ricordarli così.
Stiamo ai playoff. Ma cazzo, è solo l’inizio.
GIORNATA 14 – Delfino Basket Anzio – All Reds
Con la pancia piena, è finita così. Non c’ero, non l’ho vista, stavano ad Anzio e abbiamo perso male. Manco du spaghi co’ le cozze, tacci loro
GIORNATA 15 – All Reds – Delfino Basket Anzio
Ultima in casa, dobbiamo cercare di salvare l’imbattibilità casalinga contro la miglior squadra del campionato. Le abbiamo prese brutte all’andata (due giorni prima), ma speriamo di compensare con la tigna e con una curva da sogno. Niente. Perdiamo, ma perdiamo bene. Due triple di uno straordinario Tommaso ci fanno risalire a un insperato meno quattro, ma poi a metà dell’ultimo periodo ci cedono le gambe, la testa è già alla postseason e… Insomma, tifando Roma nella vita sono allenato col “Que sarà sarà, ovunque vi seguirem…”. Quindi mi trovo bene.
GIORNATA 16 – Algarve Torrino – All Reds Basket
Ultima giornata, classico caso da calcioscommesse: squadra già qualificata contro squadra che ha bisogno di vincere. Lucone sta in non so che cazzo de isoletta a fare il sirenetto
e come lui anche il resto della squadra è già in vacanza, agonisticamente parlando. Perdiamo segnando la miseria di 36 punti e siglando un nuovo record negativo di punti in un quarto di gioco: due, nel terzo di questa sciagurata trasferta.
Ora i playoff. Seguirà appello alle armi, nonché canzoniere per i cori.
«Que sarà sarà, ovunque vi seguirem, ovunque saran gli All Reds, que sarà sarà».
DAJE ROSSI
ANGOLO DER BARABBA: FINE